GLI ELEMENTI

Gli scopi principali per cui vengono utilizzati i fertilizzanti sono, come già anticipato nel primo post, la concimazione, l'ammendamento e la correzione; ma quali sono gli elementi che compongono il nostro artificiale?
In generale si tratta di materiali prodotti dall'industria estrattiva (ottenuti da giacimenti minerali, usati tali e quali o trattati industrialmente con processi di raffinazione o di trasformazione) e, soprattutto, dall'industria chimica (quelli ottenuti per via sintetica e quelli ottenuti dal trattamento industriale di prodotti inorganici di origine biologica). Questi fertilizzanti, denominati "minerali", contrapposti a quelli "organici", si possono classificare in due diverse categorie in base alla loro composizione:
  • concimi semplici sono quei concimi in cui è presente un solo elemento (o azoto, o fosforo, o potassio). 
  • concimi composti (o complessi) sono quei concimi in cui sono presenti due o più elementi. La combinazione tra gli elementi può essere ottenuta per miscelazione di concimi semplici o per combinazione chimica.
Gli elementi essenziali per tutte le specie vegetali, e quindi quelli di cui sono composti principalmente i fertilizzanti, sono 16: carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto, fosforo, potassio, calcio, zolfo, magnesio, cloro, ferro, rame, zinco, manganese, boro, molibdeno. Carbonio, ossigeno e idrogeno sono però spesso non considerati come elementi nutritivi, in virtù del differente processo di assunzione da parte delle piante.

Azoto, fosforo e potassio, gli elementi principali della fertilità

Gli elementi nutritivi essenziali in senso stretto si distinguono in macroelementi e microelementi (o elementi oligodinamici), secondo i quantitativi utilizzati dalla pianta: i macroelementi sono presenti, come componenti dei tessuti vegetali, in misura superiore allo 0,1% riferita alla sostanza secca; i microelementi sono invece presenti in misura generalmente inferiore allo 0,1%.

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